8 Aprile 2021
 COVID: COLDIRETTI SICILIA, UN’ALTRA STAGIONE NERA PER GLI AGRITURISMI SICILIANI

 Chiusura in primavera taglia le prospettive di ripresa

 

La pandemia affossa  gli oltre 750 agriturismi siciliani anche in primavera, una stagione in cui la natura siciliana rappresenta  il clou dell’anno e in cui le gite fuori porta,  scampagnate e soggiorni, sono la scelta  preferita dalle famiglie. Lo afferma Coldiretti Sicilia nel sottolineare che dall’inizio del Covid  a livello nazionale il comparto dell’agriturismo ha perso 1,2 miliardi di fatturato e anche nell’Isola le perdite sono ingenti.   Gli agriturismi siciliani – sottolinea ancora - situati in zone isolate in strutture familiari con un numero contenuto di posti letto e a tavola e con ampi spazi all’aperto, sono i luoghi più sicuri perché è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche.

La situazione sta diventando insostenibile – commenta ancora Coldiretti Sicilia – perché si stanno vanificano investimenti e sforzi che le aziende sostengono ogni anno per mantenere alto lo standard qualitativo che fanno degli agriturismi siciliani la meta preferita di francesi, tedeschi ma anche tanti italiani. Ritornare ad un’attenta normalità è indispensabile per proseguire il potenziamento delle aree che garantiscono la ricettività proprio grazie a queste strutture.