Ci sarà anche una delegazione di agricoltori siciliani all’incontro che si svolgerà domani, 29 settembre, al Ministero per le Politiche agricole convocato per analizzare il piano per una filiera ovi-caprina tutta agricola e tutta italiana.
“La situazione del comparto è molto grave - sottolineano il presidente e il direttore della Coldiretti regionale, Alfredo Mulè e Giuseppe Campione. Negli ultimi cinque anni la remunerazione del latte ha seguito un trend negativo e per migliaia di aziende i ricavi sono risultati inferiori ai costi. Gli aumenti maggiori per il combustibile, l’elettricità e i mangimi, hanno determinato conseguenze occupazionali gravissime soprattutto nelle aree interne della Sicilia dove maggiore è la presenza degli allevamenti e non vi sono alternative produttive .
“Questa situazione – aggiunge il commissario dell’associazione regionale allevatori, Alessandro Chiarelli – è aggravata dalla crescente importazione nell’Unione Europea di carne ovina che riduce il mercato del prodotto nazionale. Per questo è indispensabile che i produttori costruiscano una filiera che elimini le intermediazioni e consenta il rapporto diretto con il mercato e i consumatori.
“Le produzioni lattiero casearie sono di grande qualità – concludono i vertici Coldiretti. Consumare i prodotti siciliani significa avere maggiore sicurezza alimentare e vuol dire mettere in moto il sistema alimentare”.