Il vino è uno dei prodotti su cui si basa l’immagine della Sicilia agricola per questo bisogna plaudire ad operazioni come quella compiuta dalla Guardia di Finanza che ha portato alle ordinanze di custodie cautelari in carcere fra Napoli, Palermo, Catania, Trapani, Caltanissetta, nei confronti dei responsabili tra il 2005 e il 2007 hanno messo in vendita vino adulterato.
“Ripristinare la legalità nel settore agroalimentare è alla base dello sviluppo – affermano il presidente e il direttore della Coldiretti siciliana, Alessandro Chiarelli e Giuseppe Campione-. Senza la legalità non può investire e incrementare le tante possibilità di crescita dei comparti agricoli isolani”.
“Bisogna ancora lavorare molto- sottolineano i dirigenti - anche alla luce del rapporto Eurispes-Coldiretti –– secondo cui il volume d’affari complessivo dell’agromafia è quantificabile in 12,5 miliardi di euro (5,6% del totale), di cui: 3,7 miliardi di euro da reinvestimenti in attività lecite (30% del totale) e 8,8 miliardi di euro da attività illecite (70% del totale)”.
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